capisco il disappunto dell'amico valerio che saluto, ma vorrei sottolineare il fatto che un negozio va' giudicato nell'insieme dei valori plus (e minus) che lo contraddistinguono, primo fra tutti la professionalita' e la ricettivita' verso il cliente.
Non tutti i punti vendita fisici, soprattutto nel lazio riescono ad essere competitivi con i prezzi su internet , a causa anche di normative che allo stato attuale sembrano non premiare las piccola iniziativa (salvo rare eccezzioni e vagliando la zona commerciale-sembra che ancora una regolamentazione dei prezzi che risponda alle esigenze del cliente e delle necessita' di competitivita' dei negozi fisici con quelli su internet non ci sia, o non sia chiara ed applicabile)
Una parte delle colpe in questo caso spetta anche alle case produttrici che permettono il crearsi di una forbice troppo ampi tra negozi virtuali e fisici.
In mezzo a tutto cio' il povero acquirente, che nel 99% dei casi è una persona corretta, e che si vede costretto a dover sciegliere tra la salvaguardia del proprio portafoglio e il mezzo dei suoi sogni acquistato presso il negozio sotto casa.
Non bisogna dimenticare comunque che un po' da tutte le parti esistono atteggiamenti non proprio corretti che spesso intorbidiscono di + la situazione.
Sarebbe auspicabile una maggiore deontologia da parte di tutti (i produttori impegnati in un maggior allineamento del mercato (sottolineando il fatto che il ricambio geneerazionale del mezzo avviene praticamente ogni 5/6mesi !!!!!!!!e che spesso i piccoli negozi per rientrare con i margini sono costretti a contratti capestro con magazzini spropositati e giacenze dsannose per l'attivita') i negozianti (troppo spesso impegnati a farsi la guerra dei poveri a discapito di quei clienti veramente meritevoli (e per meritevole intendo soprattutto il cliente che purtroppo puo' cambiarsi la bici solo ogni 4/5 anni) ed i clienti ( sarebbe bello se fossero un po' piu' attenti a cercare di collaborare con i punti vendita per contribuire alla loro crescita- se il punto cresce (a patto che il propietario sia una persona corretta) sicuramente ne gioveranno anche gli utilizzatori. Fermo restando che anche il cliente deve saper rispettare il suo ruolo - cosa che accade peraltro il + delle volte.
Spero che vogliate cogliere il lato positivo della mia osservazione e non cadere nei luoghi comuni che questo tipo di argomentazioni spesso suscitano
con affetto
kinge1