Grazie per le risposte, chiare ed esaurienti (ETA???). Come info aggiuntive diciamo che peso 82 kili, in calo verso gli 80..., ho 40 anni e vorrei fare uscite domenicali + qualcosa di più divertente l'estate, visto che avrò, spero, altri 8 mesi di allenamento.
Per le full in effetti ho provato quella di un conoscente, modello economico, ed in effetti andava bene sui sampietrini e simili ma in salita si sentiva il pompaggio. Come posso verificare la validità di una sospensione posteriore?
Ciao,
Fabio.
"fabiot"
Intanto: ETA = Extension Travel Adjust. E' un metodo di bloccaggio dinamico della forka anteriore. Ti permete, ad esempio, di avere una estensione minima di ammortizzatore anche a forka totalmente bloccata. Io le trovo estremamente funzionali. Ho pedalato per tre giorni quasi totalmente in asfalto al Tour della Transumanza e ho viaggiato sempre col blocco attivo senza risentire quindi dell'effetto "pompa" di una forka con estensione completa. Inoltre, le lievi sollecitazioni che si sono incontrate nelle discese in asfalto sono state ben assorbite e sopportate dalla forka stessa. Domenica invece ho pedalato su sterrato e in salita sono andato col blocco attivo (magnifico), in discesa ho liberato poi tutti i 135 mm di escursione della forka. Uno spettacolo scendere con una sospensione che ti copia sasso per sasso!
Dopo ETA anche Pro-Pedal. E' un sistema di bloccaggio dell'ammo posteriore che permette, agendo su di una leva a 3 posizioni di settare immediatamente l'ammo su 3 diversi modi di ammortizzamento. Una posizione per il blocco (asfalto o salite), una posizione soft e una hard per diversi modi di ammortizzamento.
Comunque la validità di una sospensione posteriore è data dal fatto che, dopo un corretto settaggio, non provochi l'effetto cammello durante la pedalata e risponda in modo corretto alle sollecitazioni quindi non ti sbatta la sella sul sedere in risposta a una cunetta o non rimanga ammosciato a lungo dopo una compressione. Ricorda che in ogni caso se percorri terreni molto sconnessi, specialmente in discesa, è consigliabile non lasciare le terga troppo piantate sulla sella ma utilizzare le gambe come primo ammortizzatore restando sollevati col sedere.