Io Stefano e Antonio abbiamo concluso la nostra piccola/grande avventura salendo e scendendo per passi e valli intorno al massiccio del Monte Rosa.
Ci siamo trovati immersi per quattro giorni nella natura piu' vera: abbiamo visto moltissimi animali, prati sconfinati di erbe e fiori; boschi e foreste; fiumi nati da cascate e cascate nate da ghiacciai eterni; valli selvagge e le montagne più alte.
Per un giorno intero siamo stati dominati dal Cervino ed un altro invece ci siamo svegliati di fronte la parete est del Monte Rosa con le sue cime più belle.
Abbiamo attraversato comunità montane nei loro villaggi di pietra e legno intenti nei loro lavori agricoli e pastorali che parlavano poi ogniuna una propria lingua.
Abbiamo percorso sentieri lungo dirupi e orridi rocciosi, vie di contrabbandieri e di Alpinisti (con la a maiuscola) ,frane e morene.Abbiamo navigato in cieli tersi e in cieli nuvolosi, albe e tramonti erano lì, c'eravamo dentro.
Insomma per farla breve, ci siamo immersi nelle alpi più vere.
Fare invece un bilancio del giro non mi viene facile, i puri dati statistici non renderebbero giustizia al nostro girovagare.
Sicuramente questo non è un giro che dà soddisfazione "pedalatoria" più spesso ci siamo trovati a salire dislivelli importanti spingendo o con la bici sulle spalle, su salite ripide, rocciose e su pendii e sentieri invasi dalla neve.
Alcune discese sono state veramente esaltanti e varie per tipo di fondo,altre invece erano talmente mal messe che quasi avremmo preferito una salita.
In alcuni tratti ci siamo poi serviti di impianti e di un carissimo autobus svizzero(!) per poter rientrare nei tempi stabiliti, ma alla fine il tour ce lo siamo sudato e meritato tutto.
Nei momenti più faticosi, a turno abbiamo anche pensato di mollare, di arrendersi, ma il gruppo ha funzionato e il desideri di farcela ha prevalso e ci ha coeso.
Spero che Stefano voglia integrare con le sue impressioni e con qualche dato statistico.
Appena potrò metterò ancune foto raccolte lungo la via.