Carissime bikers e carissimi bikers vicini e ontani,
il mio amico Brillo si è inceppato sul dodici quaranta (jappa parapà ) e temo che di lì non si smuoverà , avendo raggiunta una quota di grande soddisfazione (contento lui).
In tema con la Sezione Amarcord: SUPERQUARK & BRILLO, Vi voglio raccontare taluni aspetti reconditi della sua vita, che secondo Plutarco potrebbero co-interessare Pedalopoco.
In verità Vi dico
che ancora imberbe egli aveva la tessera "Junior Club" e si avventurava con il "tranvetto" n. 11 dal capolinea su Via Tiburtina al Circo Massimo per i motivi che gli addetti a i lavori sapranno.
durante quegli anni del liceo (dopo il ginnasio) egli aveva come soprannome "Grillo" [in quel tempo (anni 1975/1978) il cagnolino Brillo non era al (Belo) Horizonte (sarebbe nato ad aprile del 2000)];
financo i Professori talvolta lo chiamavano "Grillo" e in famiglia gli cassavano inizialmente le telefonate "deve aver sbagliato numero, qui non c'è alcun Grillo".
Ed ecco la parabola (anche se Stream e Sky erano ancora al di là dal venire):
Stadio Olimpico, anno 1976 (circa), Curva Nord, partita Roma-Milan; spalti gremiti, anche se erano i tempi della Rometta (forse di Anzalone);
in un settore che oggi corrisponderebbe ai Distinti Nord si trovavano l'abbonato (circostanza salvifica) "Grillo", Romanista Dop(ato), e i Milanisti comites di liceo Enzo M. ed Antonella D.;
partita mediocre, da classico zero a zero;
a cinque minuti dalla fine segna x il Milan un personaggio oscuro, che i tifosi rossoneri hanno rimosso, un centravanti dalle medie di cinque goals l'anno: Egidio CALLONI!
Scende il gelo sullo stadio (all'epoca non c'erano i maxirecuperi) e, nel silenzio più totale, che si protraeva da qualche minuto, si sente Antonella D., dalla "r" moscia, che si alza in piedi (non aveva prudentemente esultato - almeno pensava Grillo - al goal) e urla: "Siamo Prrimi, Siamo Prrrimi!".
In quel tempo Grillo avrebbe voluto lasciarla al linciaggio della plebe romana, ma mosso da sentimenti di pietà decise di salvare la malcapitata, come narrano le cornache: <<si alza in piedi, sventola l'abbonamento, sostiene (Pereira) che questa Antonella è 'na povera matta, e infine lancia l'urlo -purtroppo consueto illo tempore- : "nun fa gnente! Roma-Roma-Roma!!!".
Parola (x parola) dei trascorsi di "grillo" (oggi "brillo);
ecco l'insegnamento che possiamo trarre:
taluni (tutti?) contegni del nostro amico (?) restano "ingiustificabili" e tuttavia divengono "comprensibili" alla luce del "vissuto".
Pacs et bonum!